mercoledì 26 febbraio 2014

Un anticipo di marzo e buon mirto


Domenica scorsa è stata una luminosa giornata di sole ma verso le ore 18, mentre  ero in casa ho sentito un tuono, sono uscita in giardino e ho visto questo particolare spettacolo
un doppio arcobaleno con fasce di colori nitide  che formava un arco, mentre tutto intorno: le case, gli alberi i monti assumevano dei colori particolari  perché venivano irradiate dal sole che tramontava.
Dapprima i colori erano tenui ...poi si sono intensificati
Il cielo e tutte le cose all'improvviso sembravano impazziti di colori indescrivibili, riflessi, fasci luminosi...Sono salita al piano superiore e dalla finestra della mia camera da letto che affaccia ad est  ho continuato a fotografare
 
Il fenomeno è durato quasi un 'ora. Per un attimo  ho pensato e avuto la sensazione  che fosse la fine del mondo .....Esagerata!!! Avrei potuto percorrere i miei campi e fotografare tutto ancora più da vicino.....   

 
mentre ad ovest , dalla finestra della camera di mia figlia, il sole tramontava così
 
 
Era il sole che contribuiva al tripudio di colori che ci facevano assistere ad uno scenario irripetibile
 
 
Dopo questo spettacolo ....ci siamo concessi un bicchierino di mirto fatto in casa da mio fratello con la mortella (myrtus communis) raccolta sui pendii di Monte Giove a Terracina 
 

Esistono svariate ricette per preparare il mirto,  particolare liquore di origine sarda,
mio fratello l'ha preparato così:
1Kgdi mortella (raccolta novembre- gennaio)
1 litro  di alcool puro 95° ...si mettono così a macerare  per 1 mese al riparo della luce...poi si filtra tutto, anche il liquido ottenuto da una leggera schiacciatina  alle bacche ( fatta con un piccolo torchio). Si prepara a parte lo sciroppo con acqua e zucchero nelle proporzioni di 700g di zucchero ogni litro di acqua,( la quantità di acqua per preparare lo sciroppo deve essere uguale a quella del liquido ottenuto) si fa bollire per alcuni minuti ...e poi raffreddato si miscela il tutto ...si imbottiglia e circa dopo un mese ancora meglio due, si può consumare. Il liquore di mirto ha proprietà digestive.
Mio fratello che ama camminare in montagna, ogni anno lo prepara e me ne regala una bottiglia.
 
 
 

domenica 23 febbraio 2014

I limoni e la marmellata

 
 
Che meraviglia la natura!!!
 
 
Ormai quasi in tutti i giardini  di ogni casa nella nostra zona cresce almeno un albero di limoni che durante la fioritura ci inonda  di profumo e poi di frutti. Nel giardino di una  mia amica, Gianna,il suo papà ne ha piantate diverse piante e quest'anno sono stracariche di limoni, l'altro giorno me ne ha riempite due ceste.

 
Già un'altra volta, diverso tempo fa, ho fatto una  marmellata di limoni, seguendo una ricetta che avevo appuntato su un foglio volante  che ora ho smarrito. Questa volta ho seguito passo passo la ricetta consigliata su internet da "Giallo zafferano". L' unica differenza è che in  questa ricetta  si consigliava di usare i  limoni di Sorrento,( gli ovali di Sorrento) un prodotto italiano a Indicazione Geografica Protetta,  poiché sono molto ricchi di vitamina C e la buccia  molto profumata per la presenza degli oli essenziali
  Non ricordo come sia venuta l'altra volta però questa volta ha un aspetto molto  gelatinoso. Questo risultato mi ha sorpreso e, ripensando al procedimento eseguito, credo che probabilmente abbia esagerato troppo anche nel tempo di cottura.  Per rendere l'idea ha la consistenza delle caramelle gelée, un bel colore giallo, profumata e molto buona.
 

Oggigiorno si conoscono svariati modi per preparare un thè, ma nel mio immaginario e usanza non esisteva tazza di thè se non c'era la fettina di limone a profumarlo. Ecco questa marmellata la trovo speciale per accompagnare appunto un thè .

Per finire, il suo giardino di limoni era tappezzato da un letto di profumate violette.
Che meraviglia la natura!!!
 
 

martedì 18 febbraio 2014

Golfino e camicetta con punto" monachelle"

 
  Questo golfino, che ho sferruzzato qualche anno fa, segna l'inizio del  secondo periodo dei miei lavori a maglia, quando ho incominciato a seguire i vari blog di maglia per  bambini. E' un modello raglan, con le classiche diminuzioni e poi cucito. Ancora non conoscevo la tecnica top down e quindi è iniziato dal basso. Ho avviato tutte le maglie necessarie e poi ho diviso i davanti e il dietro agli scalfi per evitare le cuciture ai lati. Il coniglietto a punto maglia, i fiorellini che fuoriescono dalla tasca e i bordini in  rosa l'hanno reso più adatto per una bambina. Ho usato i ferri n°3 1/2 e un filato misto della Mondial

Questa camicina di batista  l'ho fatta cucire da una giovane  sarta  che abita nella mia frazione. E' stata confezionata  copiando un modello  cucito da una mia zia quando mi preparò  il particolare corredino  per la nascita di  mia figlia.   Io ho fatto le asole a mano  e ricamato il collettino con il punto" monachelle". Questo punto ( da noi definito così, ma non ho trovato conferma nella ricerca su internet) era usato da mia nonna  per rifinire sottovesti, mutandine, pigiamini ...., in genere veniva usato in alternativa al punto festone perché più semplice e veloce e a me piace tantissimo.
Queste scarpine a punto legaccio facevano parte del completino è un modello che mi piace tanto (facilissimo)  deriva dal blog "La maglia di Marica" (scarpine a punto riso) e generalmente mi piace  confezionarle di colore rosso e bottoncino nero.

 
Il periodo in cui maggiormente ho lavorato a maglia è stato senza dubbio quando avevo il miei figli piccoli fino all'età delle scuole medie, anche se poi  per mia figlia ho sempre più o meno continuato. 
 Ho imparato  ad usare i ferri  già da bambina con la mia nonna paterna  (qui con il mio papà da piccolo, in una foto degli  anni 20)  ed ho questo bellissimo ricordo: le sere d'inverno  sedute attorno al braciere con il pentolino di alluminio con l'acqua sopra le brace,  i piedi poggiati sull'ampio supporto di legno e la mia insistenza a volere imparare, che però alternavo con il gioco delle biglie  insieme a mio fratello coetaneo allungati sul pavimento in cotto,  nel grande cucinone, dove  una mattonella  aveva una specie di buca forse perché consumata o forse perché era proprio così. Parlo degli anni 50, ancora non avevamo  la televisione..........
 

Ancora oggi dico grazie nonna, anzi grazie nonne, perché anche la mia nonna materna è stata molto molto importante per me.


giovedì 13 febbraio 2014

fiumi, canali e fossi.....

Le foto che seguono non sono dello stesso fiume o dello stesso canale con inquadrature diverse (eccetto qualcuna) ma ognuno di essi ha un nome proprio e  sono solo alcuni di quelli situati nei dintorni (molto vicino) dove abito io nell' Agro Pontino. Questa zona prima era paludosa malsana e malarica, durante il periodo fascista è stata bonificata e appoderata rendendola una zona molto fertile e con  un' infinità di corsi d' acqua.
L'idrovora di Mazzocchio, simbolo dell'Agro pontino...inaugurata  da B. Mussolini...Era ovvio  che mio padre comunemente cantasse canti fascisti e  al suo funerale voleva che gli cantassero "faccetta nera" oltre ai canti religiosi!!!
In alcuni punti si vedono delle paratoie in ferro che si manovrano e sono importanti per quanto si deve innaffiare.
Ancora oggi se si chiede a qualche anziano del luogo dove abita, risponde: -alle paludi!!!- Questi fiumi, mi piacciono perché sono ricchi di storia, di fascino e di acque ...e l'acqua è vita...
Questo  piccolo canale, davanti alla  recinzione di casa mia, generalmente non è così pieno di acque limacciose , come lo è stato in questi giorni di pioggia
 ma così.

 Tra gli argini, che sono lo specchio delle stagioni,  ho già incontrato qualche chiazza di colore, li avrei fotografati uno per uno per quanto erano belli e per il colore vivo che avevano,
 

e i fiori di salice o "zampette di gatto" come le chiamava la signora Gutrun, che tanto le  ricordavano il suo paese (la Germania). 
Ad un crocevia ho fotografato questa croce posta dai Padri Passionisti a ricordo della loro S. Missione nel 1952.


Tra i cespugli, gli arbusti e sugli alberi degli argini, posti solitari, nidificano tanti animali  ......ma .non sono riuscita a fotografarne neanche uno...ma solo i nidi anneriti e abbandonati delle covate passate.
 

Infine, mi dispiaceva un po' toglierli dalla natura, ma ho raccolto un po' di quei fiori  dall'argine per portarmeli a casa