Nel lontano 1973, in occasione del suo matrimonio e del viaggio di nozze a Como e dintorni, mio fratello e mia cognata, di ritorno mi riportarono questi kit per lavorare a mezzopunto: l'immagine di un angioletto ed l'immagine, molto dolce, della Madonna . Era davvero una novità che qui da noi, perlomeno nella mia città, non si era ancora mai vista nelle mercerie. I kit comprendevano la tela con l' immagine già stampata a colori, i fili di cotone necessari e l'ago senza punta ( che novità!). Le eseguii subito (allora ero ragazza)....e ricordo che mi piacque molto. Però a pensarci bene non era un lavoro molto creativo poiché anche i fili erano già scelti e decisi.... Tuttavia nel 1976, anno del mio matrimonio, le tele ricamate e incorniciate entrarono nella mia giovane e nuova casa e ancora tuttora abbelliscono le stanze da letto e sono un ricordo.
A proposito del mese mariano, domenica, nel tardo pomeriggio siamo andati ad Artena, poiché mia figlia voleva condividere con noi la particolarità di questo paese, e soprattutto l'emozione della recita del rosario, alla quale aveva partecipato qualche giorno prima, invitata da una collega di lavoro del posto.. Un cartellone pubblicitario lungo l'autostrada diceva "Artena a passo di mulo".
L'antico centro storico di Artena è arroccato lungo un costone calcareo dei
Monti Lepini, a pochi chilometri da Roma, nell’area dei Castelli Romani
. Il borgo è famoso per le bellezze architettoniche e per i suoi vicoli stretti, ma soprattutto per essere l’isola pedonale più grande d’Europa. Qui infatti si può salire solo a piedi oppure in sella a un mulo, l’unico mezzo di trasporto che permette di trasportare viveri, effettuare traslochi, rendere meno faticoso le visite dei turisti nel borgo che è ancora abitato da circa 1.500 persone.
Nel percorso per arrivare alla chiesa, se non fosse stato per l'imbrunire e per il passo veloce per arrivare in tempo per l'inizio della recita del rosario, mi sarei soffermata a fotografare tutti i vicoli, i portoni, le finestre, i balconi.......e le particolarità di questo borgo .
L'emozione più grande è stata al termine del rosario: a luci spente, solo le candele illuminavano l'immagine della Vergine con il Bambino dal manto del color del cielo, tutti in piedi, abbiamo cantato in coro il canto Salve Regina
Mi sono ripromessa di partecipare, il prossimo anno, anche alla processione che si fa in onore della Vergine, che dura 6 ore e si svolge per tutti i vicoli del borgo. E' molto, molto particolare, mi diceva la collega di mia figlia.