Frasso: così si chiama la nostra piccola contrada, poderi e case sparsi in un frazione della pianura pontina. Qui vive la nostra comunità che si impegna a fare una fornata di pane per iniziare i festeggiamenti del Santo Patrono S Antonio. "Col pane al povero doni la fe', o Santo Antonio prega per me !!!" dice il canto a Lui dedicato
E' il secondo anno che si ripete questa iniziativa e diverse persone si rendono disponibili anche se ormai il pane in casa lo fanno sempre meno famiglie. L'anno scorso io l'ho "fatto" insieme a mia sorella, più esperta di me. Quest'anno, poiché lei era troppo impegnata a fare la nonna, quasi quasi non avrei potuto partecipare se non mi fossi trovata un'altra amica, perché in casa non ho la madia ma soprattutto per il problema del forno a legna !!! La provvidenza risolve... mi ha ospitata una mia amica. Mi è piaciuto molto il suo podere che condivide con i suoceri, situazione questa sempre più rara.. Mi è piaciuto stare e fare il pane con loro!!!. Mi sono piaciuti molto quegli spazi e quegli ambienti dove si conserva tutto...ogni cosa, ogni utensile, ogni oggetto del passato ...come se in futuro può ritornare utile ...Come siamo soliti dire nel nostro mondo semplice, contadino " non se sa mai che po' re-servì !!!"
Il nostro contributo è stato di 60 pagnottine di 700-800 g
Intanto la suocera, anche se anziana, prepara "Gliu munnero" di lentrisco profumato per pulire il piano del forno...L'arte di fare il pane rimane ...anche se passa il tempo e le usanze ...ormai il pane si compra anche in campagna ..nonostante ci siano tutte le comodità per farlo...!!!
....l'immancabile pizza bianca fatta svelta, svelta ...per saggiare il forno e....
poi si inforna..... Abbiamo dovuto fare due infornate per cuocerle tutte, intervallate da una breve riaccesa del forno con solo frasche......Mi piacciono anche quei momenti di "ansia" che si creano e i commenti che si fanno mentre si aspetta ...fa caldo, cresce troppo...sarà troppo lenta la massa ....troppo forte il forno....si colorisce troppo ...la prossima volta però....insomma i pensieri che accompagnano una fornata di pane fatta solo basandosi sull'esperienza.....
Che profumo!!! Profumo di pane ...profumo di festa!!!!
Da mia cognata la mattinata del 12 giugno era così...
Anche lei impegnata nella doppia fornata di pane.....
Dalla mia vicina ...era così !!! Era troppo bello!!!
Già aveva steso i mantili ad asciugare per riporli....
e fatto il formaggio e la ricotta dal latte delle pecore del suo cortile.....
e.... la sua pianta di pere , uno spettacolo meraviglioso della natura !!!
Il 13 mattina, S. Antonio!!!Il portone della chiesa è spalancato !!! Chissà in Portogallo .......paese con il quale ci" contendiamo" questo Santo!!?? Mia figlia a distanza di anni ricorda con nostalgia profumi, colori ,tradizioni....la festa !!!
"Le panare", così siamo state soprannominate, trasportano il pane come vogliono , nei cesti , nella scifa , infiocchettato con spighe di grano, papaveri, fiori di campo e melograno , mantili ricamati, ....a seconda del proprio gusto... l'altare e tutto intorno si riempie di pane profumato ...
Trovo che questa iniziativa sia davvero molto bella e mi auguro che duri negli anni e che anche quando "le panare" attuali non avranno più forza per gli anni che passano, vengano sostituite da altre "panare "più giovani che continuino a tramandare quest'arte e la tradizione...
Da mia cognata ho raccolto le albicocche che quest'anno per qualche sfavorevole fenomeno atmosferico sono cadute copiose in pochissimi giorni. Ho scelto le più belle e offerte perché Dio è Natura !!!
Dopo la benedizione, quest'anno con la presenza eccezionale del vescovo... il pane viene imbustato e entro mezzogiorno consegnato a tutte le famiglie della comunità e alla Caritas per la mensa.... E così inizia la nostra festa patronale...che continuerà con giochi popolari, rappresentazioni teatrali, serate danzanti, triduo ......processione........la festa.... per concludersi l'ultima domenica di giugno con la lotteria e i particolarissimi fuochi d'artificio!!!
Anche se con qualche giorno di ritardo (per problemi di connessione internet) pubblico questo post per condividere la bellezza del 12-13 giugno al Frasso!!!
Mamma mia che meraviglia... una festa molto sentita anche in alcuni paesi vicini qui da me quella di S. Antonio! Che belle le decorazioni per la chiesa e quanta partecipazione...e tutte quelle ceste di pane intorno al Santo...
RispondiEliminaQualche volta mi capita di fare il pane in casa ed è sempre apprezzato, ma cuocerlo nel forno a legna dev'essere fantastico!
Buona settimana
da bambina almeno una volta all'anno si andava a padova. La mia nonna era devotissima a Sant'Antonio e la mia zia " giovane", che ha solo 15 anni più di me, è la mia meravigliosa zia Antonia, detta Tony.
RispondiEliminaForse è per questo che il tuo post mi ha così commosso?
Emanuela
Complimenti Francarita, per come riuscite portare avanti le tradizioni.
RispondiEliminaVedere quel bel forno a legna e il tuo racconto mi hanno fatto tornare
indietro negli anni, quando da bambina andavo da una vicina per vedere
fare il pane.Grazie tante per questo post, un abbraccio.
Momenti di condivisione bellissimi....ma la pizza? Che meraviglia . Buona giornata
RispondiEliminaSono senza parole! Una tradizione meravigliosa....fare il pane proprio come i vecchi tempi....e non oso immaginare il profumo che usciva da quel forno! Complimenti a tutte le panare, lavoro egregio! wow....come vorrei esserci stata!!!! un abbraccio!
RispondiEliminaUna festa meravigliosa, e il pane…sembra di sentirne il profumo ammirando le tue splendide foto!
RispondiEliminaUn abbraccio
Carmen
E' bello che non si perdano queste tradizioni e...come sarà buono il pane e la pizza !!!! mi pare di sentirne il profumo!
RispondiEliminaChe meravigliosa tradizione, questo paese è sempre ricco di usanze, da una parte vorrei quasi andarmene da qui, come molti, dall'altra poi leggo i tuoi post e sono quasi contenta di essere italiana...
RispondiEliminaChe bello!!! Sono rimasta incantata dal racconto, dalle foto, dai colori...
RispondiEliminaSi, speriamo davvero che questa bella tradizione non venga mai meno. Ma c'è speranza: nelle foto vedo tanti giovani e tanti bambini!!! Il nostro futuro preserverà il nostro passato.
Un abbraccio
Francesca
Grazie per aver condiviso con noi questo bellissimo post pieno di tradizione religione e amicizia!!le tue foto come sempre raccontano alla perfezione e quasi sembra di sentire il profumo del pane e delle albicocche!!Dopo tanti anni finalmente le nostre piante sono ricche di frutti!!Davvero speriamo che la festa nella vostra contrada si tramandi per tanti e tanti anni!!Un bacione e buona domenica!!
RispondiEliminaGrazie per averci fatto conoscere questa tradizione meravigliosa. Chissa' che gran profumo e che sapori. Buona domenica
RispondiEliminache pani fantastici !
RispondiEliminahai fatto delle foto strepitose !
io adoro il profumo del pane e non oso nemmeno immaginare quanto ce ne fosse quel giorno nella vostra chiesa.
una bellissima tradizione che ignoravo completamente, pur essendo cresciuta in una parrocchia intitolata a S.Antonio.
grande ammirazione anche per la tua vicina che fa il formaggio.
ma la lana delle sue pecore dove finisce ?!
un abbraccio grande a tutti voi
Che bella tradizione! Che brave voi e che buono deve essere il pane ... e poi la condivisione .... grazie!
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RispondiEliminaQuesto post e queste foto sono eccezionali!
RispondiEliminaCon mia moglie da oltre cinque anni facciamo il pane nel nostro forno a legna, una volta a settimana, ed abbiamo ritrovato qui un senso di "condivisione".
Leggere e guardare le immagini è stato come essere presenti.
Complimenti, davvero
A.A.
Se il prossimo anno volete aiuto io vi verrei ad aiutare volentieri....che bei posti e che bei momenti.valentina
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