Per tradizione, (come diceva la carissima Laura Najma, " la tradizione l'animo della casa"), ho fatto due uova di frappe, così noi chiamiamo questo dolce fritto di carnevale. Non so se esiste una ricetta vera e propria per le frappe o chiacchiere o.... perlomeno io non ne ho. Per queste ho messo:
2 uova,
1 limone (la buccia grattugiata e il succo spremuto)
1 bustina di vanillina
2 cucchiai abbondanti di zucchero
1 cucchiaino abbondante di lievito vanigliato per dolci
farina q.b.
Avrei potuto comunque sostituire il limone con l'arancio, aggiungere qualche bicchierino di sambuca o limoncello..... volendo avrei potuto aggiungere anche un po' di burro .....ognuno, insomma le fa come è abituato o ricorda che le faceva la sua nonna....o la sua mamma.L'ho tirata con la mia vecchia macchinetta Imperia, sempre attaccata ad un angolo della spianatoia, nella mia "seconda cucina"
tagliata a striscioline con l'apposita rotella
e fritta in abbondante olio di oliva. Generalmente si usa l'olio di semi, ma avendo un'abbondante scorta di olio di oliva di nostra produzione , ho preferito usare questo. L'operazione di friggitura l'ho fatta nella "seconda cucina". Nelle case di campagna non mancano spazi, ed ognuno si crea una seconda zona cucina da usare per le cotture che lasciano forti odori. Ogni volta che la uso mi ricordo della collera di mia figlia che ancora non mi perdona di aver utilizzato per rivestire questo ambiente le azulejos che lei aveva scelto, comperato e riportato dal Portogallo (Lisbona ) ai tempi del suo grande e particolare amore... Lei credeva che io, invece le volessi utilizzare per la cucina dove viviamo sempre.... ma ogni cosa, tutto passa...
Con la stessa pasta ho fatto delle striscioline più sottili che ho ritagliato a piccoli quadratini per fare gli struffoli che, dopo averli fritti, ho ripassato in padella con un miele profumatissimo e delicatissimo: il miele di sulla e poi ho adagiato sulle foglie di limone o di arancio fresche. Così, tra il miele caramellato bollente e le essenze delle foglie, si espande un profumo particolare, un profumo di carnevale
Quante volte li ho fatti per i miei figli durante il periodo della scuola materna e delle elementari per portare a scuola per festeggiare il carnevale !!!!
Accompagnati da tantissime spremute per un pieno di vitamina C in questo periodo di freddo e soprattutto ora che le buonissime arance degli orti di Fondi sono al colmo della loro maturazione
Le spremute vanno bevute a temperatura ambiente o appena intiepidite, per non alterare la vitamina, così ripeteva sempre mia nonna!!!
Godendo dell'inverno ...ma aspettando la primavera !!!
Poiché avevo tanto olio per friggere, ne ho approfittato per fare anche 2 uova di zeppole di carnevale con la ricotta e l'uvetta
Anche le tagliatelle e le salsicce facevano parte dei carnevali passati quando grandi e piccoli si mascheravano a caso e si andava a far serata in casa di amici e non.. Io questa sera avrei voluto andare a Roma dai miei figli ....ma....!!!
Intanto nel giardino la mimosa è pronta per fiorire.... e fare compagnia al pesco giapponese
e negli angoli più luminosi dentro casa
ci sono sempre i miei lavori che, come posso, porto avanti.....
Le "bugie" che cucina mia mamma in questo periodo sono sempre state l'unica cosa che apprezzo del Carnevale... : ) I tuoi dolci sembrano molto buoni, e il lavoro a maglia dell'ultima foto è molto curioso, spero ce lo mostrerai presto finito!
RispondiEliminaHai visto tu le chiami bugie !!! Tanti nomi , tanti modi di fare ma tutti più o meno simili e .....
EliminaVedrai....vedrai!!!! Buona giornata
Qui il carnevale non si festeggia, ma un po' di frappe me le faccio lo stesso!
RispondiEliminaTroppo simpatica !!! ...un po' di frappe me le faccio lo stesso!!!....Hai ragione il carnevale forse è più nostro!!! Un saluto
EliminaUn po' dispiace anche a me che questa festa passi così,ma......Bravissima
RispondiEliminache hai fritto i "cenci" come si chiamano qui da me.Sono curiosa di vedere
cosa stai sferruzzando, un abbraccio.
Hai visto tu li chiami i cenci ...e mi sembra pure più giusto il nome questo nome!!!! Vedrai, vedrai ....Un saluto
EliminaMia nonna austriaca per carnevale faceva sempre i Krapfen (Faschingskrapfen), naturalmente ripieni di marmellata fatta da lei. Ricordo ancora il sapore delizioso, ma anche il profumo in casa quando li preparava:)
RispondiEliminaCiao, buon lavoro e buona giornata!
Tu Elga non li fai!!!??? Non ricordi come li faceva ???!!! Perché qui si tratta più di ricordo che di ricetta vera e propria perché poi ognuno la personalizzava a suo modo.....Buona giornata!!!
EliminaNo, purtroppo non ricordo la ricetta della nonna. E non ho mai provato a farli.... magari un giorno cercherò la ricetta in rete e mi "butto" :-)
Eliminaquante cose buone Francarita !
RispondiEliminae che meraviglia la tua seconda cucina ! mi ricorda un po' quella di mia suocera quando viveva qui in campagna...quando lei si metteva a lavorare là dentro si poteva star sicuri che ne sarebbe uscito qualcosa di delizioso !
quest'anno anche io e mia figlia (si, quella che vuol fare l'alberghiero ;) ) abbiamo fatto le frittelle fritte. io non amo molto i dolci fritti ma devo dire che una volta all'anno si mangiano volentieri e soprattutto diverte la preparazione.
mi fa sorridere il tuo ricordo di quelle che preparavi per la scuola perchè forse non lo sai, ma oggi a scuola non si può portare più nulla che non abbia una filiera tracciabile e quindi prima della festa di carnevale circolano mail su mail che avvisano del fatto che nessuno deve assolutamente portare dolci da casa.
a me questa cosa fa molta tristezza, perchè mi sembra che stiamo prendendo una strada sbagliata, ma non ci si può proprio fare nulla purtroppo.
un abbraccio grande
simo
Ma davvero!!! quasi tutte le ricette del mio ricettario sono di quegli anni e sono delle mamme dei compagni di classe: il salame di Rosanna, il riso soffiato di Michela.......Per i compleanni dei miei preparavo quasi sempre la crostata di frutta con kiwi, fragole, banane (facevo il nostro tricolore ). La maestra prendeva spunto per i compiti d'assegnare, mia figlia ancora mi rinfaccia che il suo compleanno non era atteso da nessuno, perché i bambini volevano le torte pasticciate di creme e cioccolato che facevano le atre mamme bravissime e meno tradizionaliste. .Per me era o la crostata di frutta o quella con la marmellata fatta da me...e niente o quasi merendine( non è andato bene lo stesso).Mi diceva tempo fa una mia amica polacca che ha un bed and breakfast in zona che ora deve essere tutto imbustato e tutto monodose........però in un agriturismo che conosco le fanno le torte!!!! Oppure in alcuni locali la formaggiera aperta passa su tutti i tavoli!!! ma che stranezze!!! Neanche a me piace molto friggere e tantomeno i dolci però una volta l'anno!!! Dici bene le "seconde cucine" sono più belle delle prime...quella mia non molto ma quelle delle altre case nei dintorni sono davvero molto molto belle....e vissute e vi si preparano cose deliziose ....Buona giornata!!!
EliminaChe bello!! Mi sembra quasi di sentire il profumo di tutti quei dolci, noi li chiamiamo crostoli (grostoi in dialetto) e credo di aver provato una volta a farli, tanti tanti anni fa, ma siccome la mia mamma e una delle mie sorelle li fanno molto buoni, non li ho più fatti, preferisco mangiarli ^__^ ; conosco le azulejos e quelle che hai li sono veramente bellissime, sono fatte in un modo particolare e sprigionano tutto il colore e stile spagnolo-portoghese-arabo.
RispondiEliminaMa hai già il giardino in fiore!!! Il pyrus o pesco giapponese qui da me ha solo i bocciolini ma ci vorrà almeno un mesetto per fiorire, se continua questo freddo....
un abbraccio
Mgrazia
Ciao FrancaRita, i tuoi post hanno sempre un'atmosfera magica…mi sembra di sentire il profumo dei tuoi dolci, di arancia e di limone e poi i colori del tuo giardino…una vera gioia per gli occhi!
RispondiEliminaUn caro saluto
Carmen
Ciao Franca Rita,
RispondiEliminaseguo il tuo blog ma non ti ho mai scritto...però davanti alle sfrappole ( noi a Bologna le chiamiamo così) non ho resistito! Io le adoro e ne mangerei senza mai fermarmi! La mia nonna le faceva sempre ed ogni tanto anche io le faccio. Il problema è che in un piccolo appartamento mettersi a friggere non è il massimo e quindi si tende sempre a comprarle! Complimenti mi hai fatto venire l'acquolina in bocca ! ciao Ely
Che bei dolci e che bella casa! I gradini con le mattonelle diverse sono stupendi.
RispondiEliminaAnch'io faccio le bugie a carnevale, solo le faccio salate e con la salvia dentro. Proverò la tua ricetta, grazie :-)
Che bella atmosfera si respira in questo blog di casa tradizioni e profumo di dolcetti!!anche io conto di fare le chiacchiere,pensa da bambina ne avevo mangiate così tante da fare indigestione ma mi piacciono ancora ovviamente con moderazione!!!avere una seconda piccola cucina è una bella fortuna cosi li possiamo friggere liberamente o magari cuocere i cavoli con il loro odorino!!anche il mio piccolo pesco giapponese è fiorito...e pure la mimosa...e poi che buona una bella e salutare spremuta casalinga!!buon carnevale!!le mattonelle stupende..immagino tua figlia un po contrariata ma in fondo sono pur sempre nella vostra casa!!un bacione
RispondiEliminaDa noi si chiamano "cenci" perchè assomigliano ai pezzetti di stoffa, appunto cenci. Mi piacciono ma non ho una seconda cucina come te e l'odore di fritto non lo sopporto. Buona settimana ♥
RispondiEliminaChe buone e che carine le piccoline!
RispondiEliminaBuon Martedì Grasso!
In Sardegna le chiamiamo meravigliasa!Sai ho pensato che tu fossi sarda,ho visto un piatto di ceramica del nostro artigianato sul tuo tavolo.Io ho le piastrelle della mia seconda cucina con le pavoncelle,cucina ormai in disuso,poca v0glia di cucinare ormai..
RispondiEliminaChe cosa romantica sposare il professore di matematica!
E come era bello fare dolcetti da portare nelle classi dei nostri bambini.Io facevo la torta per il compleanno di mio figlio,il22 dicembre si faceva una grande festa e poi tutti a casa per le vacanze natalizie.Per carnevale io facevo i raviolini di mandorle.
Complimenti per il tuo blog!
buon fine settimana ETTA