venerdì 23 gennaio 2015

E' arrivata la mia befana!!!

 
Mi sono sposata nel giugno del 1976 : io  avevo 23 anni e mio marito 30. Da noi c'è l'usanza ( ora è cambiata molto ) che lo sposo provveda alla casa e la sposa alla mobilia e al corredo. Il pranzo di nozze (con circa 300 invitati e più) si fece in  casa  (sono stata una delle ultime, ora non lo fa più nessuno) e ci  furono diversi giorni di festa tra prima e dopo il matrimonio. Mio marito, allora fidanzato, aveva costruito la casa e mi disse che ai mobili ci dovevo pensare io e che lui se ne lavava le mani come Pilato  (perfetta  complicità!). Io avevo solo una grande confusione in testa e alcune immagini su alcune riviste   Mio padre (amante delle macchine vecchie ) con una topolino mi accompagnò a Sora (FR) dove si recavano in quei tempi ad  acquistare il mobilio  tutte le spose di queste parti .  A Sora trovai  mobilifici enormi,  uno a fianco all'altro e la mia confusione e la mia indecisione aumentavano e si ingigantivano sempre di più. Poche ore prima della chiusura serale vidi il volto di papà demoralizzato, dispiaciuto........arrabbiato. Allora volli accontentarlo e in uno dei tanti mobilifici  scelsi i mobili per arredare la sala da pranzo, i divani e un armadio quatto stagioni ( per riporre il corredo che avevo in grande quantità, da quello mio, a quello delle nonne e della mamma ) Il mobilificio prolungò anche un po' l'orario di chiusura. Io ero sempre più confusa e tornata a casa,  dopo una notte insonne, la mattina successiva mi recai a un posto telefonico pubblico (non c'era neanche il telefono per tutti)  e telefonai al negozio per disdire l'ordine. Il proprietario fu anche molto gentile (almeno così sembrò al telefono) e mi consigliò di prendere i divani e l'armadio per non perdere l'anticipo che avevamo dato, e così feci .
Il giorno del matrimonio tutti gli invitati piccoli e grandi visitavano la casa ma  non c'erano mobili solo un bellissimo letto (la rete e il materasso) con un lenzuolo di lino ricamato a mano con al bordo  una fila di rose ognuna ricamata con un punto diverso, un copriletto turchese confezionato da un tappezziere e una pianta verde (philodendron pertusum) che mi era stata regalata da una mia amica inglese che mi aveva accompagnato" nell'avventura" e che ogni sera prima di coricarci mettevamo fuori  sul pianerottolo.
Ogni rosa avrebbe meritato un primo piano...ma erano troppe  perché sono davvero piccoli gioielli fatti  con ago e pazienza  da parte di  Ida , una mia parente ....E sì,  perché quando si preparava uno sposalizio, chi tra i parenti  sapeva ricamare  aiutava nel preparare il corredo ..In genere i lini per il corredo alle  bambine   si regalavano già  in occasione della loro  Prima Comunione. 
 
  Avrei potuto portare nella casa nuova  almeno la testiera e la pediera del letto di mia nonna dove avevo sempre dormito e il comò!!!..........Non ci avevo pensato....... Ma era  questo il genere di mobili che  forse cercavo! Optai, dopo  lungo pensare, per organizzare una parete colorata per accostare le reti con il materasso, che poi ho continuato a ripetere nella mia casa nella stanza degli ospiti.
 
Mia sorella, andata sposa qualche anno dopo, sempre nei mobilifici di Sora comperò invece tutto l'arredamento, compreso  anche l'ingresso!! ...Che differenza!! ...Ma lei è più decisa e serena di me!       

Tutto questo per dire che tra quelle immagini delle riviste dalle quali mi ispiravo per arredare   c'era già  anche la  lampada delle foto iniziali, ma allora  non sapevo né dove  né come trovarla ....e quest'anno i figli me l'hanno fatta portare dalla "befana" 
Intanto trascorrono gli ultimi giorni di gennaio: giorni più freddi e giorni meno, più uggiosi e meno .....ma le giornate  sono già più lunghe e a volte si creano con il sole un po'  nascosto dei momenti di limpidità spettacolari e dopo la pioggia gli arcobaleni.  Quando li vedo vorrei correre in mezzo ai campi per rimirarli senza ostacoli come facevo da bambina.....e che speravo sempre di prendere con le mani...... ma poi..........
Intanto seduta vicino al camino, nel tempo libero, sto imparando ad usare il ferro circolare:  un po' mi manca, come pure mi manca  il saper lavorare con i quattro ferri. Ahimè le  mie  nonne me lo volevano  insegnare, perché loro li usavano per fare la calza perché qui in campagna si usavano molto  con gli stivali... ma io ho voluto solo imparare con i ferri lineari perché io volevo fare le maglie e non le calze...
Complicandomi la vita con questi ferri circolari ...mi ritorna alla mente il bellissimo golfino rosa con il collettino che mia zia mi sferruzzò per il  corredino di mia figlia: era abbottonato dietro e sul davanti aveva tre coniglietti bianchi che si rincorrevano lavorati a punto jacquard . Quando le chiesi con che numero di ferri l'aveva lavorato ...mi rispose ...uno era N°2 e l'altro era N°2 1/2....ma era davvero lo stesso  bellissimo......

24 commenti:

  1. Hai raccontato una storia bellissima, 300 invitati...tantissimi, pensa che io ne avevo 8 (otto)! Io avevo 34 anni quando mi sono sposata e mio marito 29. Quella bellissima lampada la producono a una sessantina di chilometri da dove abito e della stessa marca io, per la mia casa ho scelto il modello "Parentesi" per camera da letto. Quelle lenzuola ricamate sono da incorniciare e da guardare, un peccato dormirci sopra, io questo problema non ce l'ho, non ho niente di così prezioso. Grazie per questo bel racconto, ti auguro un felice fine settimana.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Per tempo mia suocera aveva allevato polli, galline (un quarto a persona di pollo e di gallina ) abbacchi e per il mio pranzo di matrimonio allevarono anche un vitellone ....non me ne vogliano gli animalisti !!! Ma era così ...il pranzo si svolgeva sotto un lungo gazebo da noi popolarmente chiamata baracca e per i piatti , posate e tovaglie provvedevano i cuochi........... Un caro saluto.

      Elimina
  2. che bei ricordi ci hai fatto condividere! E che gioielli le roselline ricamate con precisione e affetto.
    Annamaria

    RispondiElimina
  3. Ciao FrancaRita, che bello leggere delle tradizioni del tuo paese, certo che oggi sono improponibili…anche per questioni economiche…di spazio, lavoro ecc. ma i corredi di un tempo hanno un fascino ineguagliabile!
    Io, se tornassi indietro cambierei tutto…di quello che scelsi allora non mi piace quasi più niente…i gusti cambiano …ma va bene lo stesso! Complimenti alla befana: la lampada che ti ha portato è molto bella e sempre attuale..buona domenica!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' vero anche per me tutte le altre cose del corredo sono un po' passate .....però va bene lo stesso!!! Ma il corredo bianco e ricamato o sistemato a mano resta sempre un classico e sempre bellissimo !!! un caro saluto

      Elimina
  4. Mi piace sempre molto il tuo raccontare, sugli invitati al matrimonio potrei dare la mano a Cinciarella, eravamo in 9, sposi compresi! Bellissime le rose.
    buona domenica
    Paola

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Gli invitati del mio matrimonio erano troppi (anche io la penso così ma si usava così) ma quelli vostri mi sembrano un po' pochini!!!! Un caro saluto

      Elimina
  5. Belli questi ricordi che hai condiviso - ma 300 invitati?? Non riesco a immaginarlo! ; )

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ....Non erano neanche molti ...in altri matrimoni erano anche di più....Un caro saluto

      Elimina
  6. Cara Franca Rita, è stato un piacere immenso leggere un pezzo del tuo racconto di vita...anche da me, anche ora, ci sono le stesse tradizioni, gli stessi usi e costumi... =)
    E' da un pò di tempo che voglio cucire e tessere, imparare, perfezionare, decorare qualcosa... ma poi, nei fatti, non riesco mai a trovare il momento giusto. Uno di questi giorni comincio e basta e cercherò di portare il lavoro a termine, poco alla volta.... quanto vorrei saper ricamare perfettamente! Mi sa che è giunto il momento di riprendere in mano ago e filo...e mettere in pratica gli insegnamenti ricevuti....
    Grazie di questa bella energia e iniezione di fiducia che mi hai trasmesso.
    Sereno fine settimana

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi fa piacere sapere che anche dalle tue parti ci sono le stesse tradizioni !!!! Tu hai tanta creatività nell'animo e la esprimi nei tuoi scritti .....Un caro saluto

      Elimina
  7. Grazie per aver condiviso un po' dei tuoi ricordi.Bellissimi ricami, che precisione,
    quanta pazienza.Complimenti, la befana ti ha portato un bel dono.Buona Domenica.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. .....era tanto tempo che non passava più la befana ...Quest'anno!!!!!
      Un caro saluto

      Elimina
  8. Grazie per farci partecipi del tuo quotidiano, dei tuoi ricordi e dei tuoi bei lavori a maglia e uncinetto.
    Bravi i tuoi figli per il regalo e per il pensiero. Un abbraccio

    RispondiElimina
  9. Che belli questi ricordi!!! Grazie per averli condivisi!! E che bel pensiero i tuoi figli, mi piace moltissimo la lampada!!
    un abbraccio
    MGrazia

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche a me piace molto la lampada ....la sognavo già dal 1976....ne sono passati di anni!!!! Un caro saluto

      Elimina
  10. Che bello leggere questo tuo post pieno di ricordi,un tempo si era più legati alle tradizioni e che peccato che ora non è più cosi!!belle le tue fote piene di atmosfera di casa e di natura!!un bacione e buona settimana!!che bravi i tuoi figli con il regalo che ti han mandato on la Befana!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ...e già le tradizioni ....come diceva Laura Najma...sono l'animo della casa....ma....!!!!
      Un caro saluto

      Elimina
  11. Un racconto delizioso, pieno di poesia e di dolcezza. E che splendido corredo! Vedo che hai iniziato un nuovo lavoro ...... ho peró l'impressione che tu stia usando dei ferri circolari piuttosto scomodi, con un cavetto molto rigido! Se posso permettermi ti consiglierei i Symphony wood, sono fantastici, maneggevoli, corttini e con il cavetto morbido della misura che preferisci. Fidati! Sarà tutto molto più semplice.
    Buona settimana.
    mimma

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Leggevo il tuo commento ad alta voce, mio marito che stava nei dintorni , ha commentato : mi sa che ha ragione , anzi ha ragione !!! Dove li trovo questi Synphony wood??? Digitando su Google mi da oggetti d'arte moderna.. !!!! Comunque anche se vado un po' piano ....un po' ho imparato ......Un caro saluto.

      Elimina
  12. Carissima Franca Rita, che bello leggere i tuoi ricordi!
    Ma che differenza di esperienze! Io ho quasi la tua età (pochissimi anni di meno), mi sono sposata a 35 anni (mio marito a 46). In comune (matrimonio civile in Germania) eravamo solo in 4, noi due e i due testimoni; a pranzo eravamo in 5 (c'era anche il figlio della mia amica-testimone). La casa c'era già tutta, abitavamo insieme da circa 5 anni, niente corredi ... Mi rendo conto che siamo cresciute in due "mondi diversi". Curioso vero?! Un'abbraccio e a presto!!! Helga

    RispondiElimina
  13. che bella casa che hai !
    e ogni volta mi stupisco del bel taglio di luce che riesci a cogliere nelle tue fotografie !
    la cosa del corredo mi affascina moltissimo perchè io sono una donna d'altri tempi e tanto vorrei averlo avuto ma dalle mie parti non usava e quindi ho avuto solo cose comprate, belle sì, ma senza storia.
    i ferri circolari sono gli unici che uso e trovo che siano un'invenzione fantastica !
    vedrai che appena ti abitui ad usarli non ne potrai più fare a meno.
    in effetti anche io uso i Symphonie ma ce ne sono un po' per tutti i gusti. hanno le punte intercambiabili e cavetti di varie lunghezze e li vendono in comodi kit su questo sito http://www.unfilodi.com/.
    anche se la befana è già arrivata, ti puoi fare un altro regalo !
    un bacione
    simo

    RispondiElimina