E' sorprendente come da un nocciolo buttato così nel terreno dopo aver mangiato il frutto, per solo caso finito ai i bordi di un fosso, quindi schivato dall'aratro e dagli altri arnesi usati per coltivare e seminare la terra
sia nata una pianta che ancora giovane quest'anno ha prodotto circa un quintale di buonissime albicocche, così tante da condividere con amici
e tutti ovviamente ne hanno raccolto per farne anche la confettura
Generalmente non compro frutta per fare confetture e marmellate, però è più forte di me, sono accorta a che non si perda un solo frutto di quella che producono e raccolgo dalle mie piante...
Quest'anno ci sono state in abbondanza anche le prugne rosse, prodotte da una pianta nata anch'essa da un nocciolo capitato tra la siepe di pitosforo, cresciuta prepotentemente al di sopra di essa, innestata da mio marito con tre tipi di prugne diverse, bianche , rosse e aranciate... Com'è sorprendente natura!!!!
Mi sono davvero sbizzarrita e ho fatto diversi "giri " di cottura di confettura, ognuna fatta in maniera diversa: aromatizzata alla cannella, allo zenzero, con lo zucchero di canna, con quello comune, la composta e quella alla maniera classica come facevano sempre le mie nonne e che io ho sempre continuato a fare . Infine ho fatto un" giro" di cottura anche con un mix di frutta. Quest'ultimo tipo piaceva tanto a mia nonna materna perché allora ancora di più si stava accorti a che non andasse a male e non si perdesse niente di ciò che si raccoglieva nell'orto e dalle piante da frutto. Sto parlando degli anni 50 quando la merenda si preparava in casa con pane vino e zucchero, pane olio e zucchero, qualche frittatina o con la verdura del momento e le confetture, perché non c'era tutta questa abbondanza di merendine di ogni forma e gusto e di.... nutella .
Penso che forse si esagerasse in quelle merende con zuccheri e carboidrati, però in quegli anni ancora non c'era la televisione per cui si stava all'aperto. I nostri giochi, sempre in movimento, si svolgevano nel cortile, lungo i fossi a pescare ranocchie, catturare granchi che uscivano dai buchi, inseguire lucertole, rospi.....Insomma, in particolare nella bella stagione uscivamo di casa la mattina e rientravamo la sera dopo esserci lavati per bene alla fontana.
Che abbondanza di frutta, fai bene a trasformarla in confettura perchè non vada perso nemmeno una minima parte di questi doni della natura. Nei tuoi post traspare sempre il tuo amore per la vita di campagna, tutto il tuo entusiasmo per ciò che riesci a raccogliere e a trasformare in cucina da offrire alla tua famiglia. Mi piace molto questo tuo post, ciao, a presto.
RispondiEliminaQuest'anno anche da me ci sono tantissime susine, il modo migliore per non
RispondiEliminabuttarne è la confettura. La natura ci sorprende sempre.
Quei frutti hanno un aspetto molto invitante... anch'io da un paio d'anni mi diletto con le marmellate, soprattutto in vista dell'inverno, quando col gelo la frutta scarseggia e c'è bisogno di scaldarsi con qualcosa di dolce... : )
RispondiEliminaE' veramente generosa la natura! E quegli alberelli nati "per caso" molto spesso sono i più robusti e anche quelli che danno più soddisfazione. Buon lavoro di trasformazione:) Ciao!
RispondiEliminaÈ proprio il caso di dirlo: ’che ben di Dio..!!! Una meraviglia i frutti dei tuoi alberi trasformate in meravigliose marmellate! Se abitassimo vicine, verrei sempre a comprare la frutta da te!!! Un abbraccio. Paola
RispondiEliminaBuongiorno FrancaRita, pane vino e zucchero, pane olio e zucchero e per noi che abitiamo in montagna non poteva mancare pane burro e zucchero...quante colazioni e quante merende, che bei ricordi. Quanta abbondanza di frutta e che piacere condividerla. Ma la pianta di prugne innestata con tre tipi diversi li matura tutti e tre? non riesco ad immaginarla.
RispondiEliminaTutto bello in questo post! Le foto, la frutta, la marmellata, il tavolo... Bravissima e che voglia a vedere questi frutti meravigliosi
RispondiEliminaUn abbraccio
Cinzia
che spettacolo di frutta davvero i vostri alberi sono stati molto bravi a regalarvene cosi tanta ,ma sicuramente han ricambiato per le vostre cure!!e ottimo lavoro con le marmellate!!noi abbiam avuto pochissime albicocche...ma tante pesche ,peccato che adesso dobbiam lottare con le gazze che distruggono le mele e pere ancora acerbe!!!tanti bacioni
RispondiEliminaQui purtroppo la natura continua ad essere impietosa con gli alberi da frutto che, in passato, ci avevano dato tantissime albicocche, susine, prugne e ciliegie. Pazienza, verranno tempi migliori.
RispondiEliminaChe abbondanza e che bella frutta!!! Qui da me si va ad anni alterni, anche perché nel mio giardino ho una sola pianta per tipo di frutta, ma va bene lo stesso, un anno ho più albicocche e l'anno dopo più prugne...piace anche a me fare la marmellata, è uno dei migliori modi per avere sempre la frutta anche nei mesi invernali, e quanti miscugli ho fatto anch'io, soprattutto aggiungendo le mele per avere una quantità e consistenza diverse....
RispondiEliminaun abbraccio
MGrazia
bellissimo...fai venir voglia di fare marmellata...e non solo ...
RispondiEliminafrancesca
Si potrà dire di un post "genuino"? Non importa, a me viene da dire così quando leggo i tuoi post.
RispondiEliminabuona giornata
Paola
gngam gnam che buone le prugne
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